2001 nello spazio: Veronica Zanon ad Atletica TV
I 19enni pluriprimatisti italiani U20 ospiti del talk di questa settimana insieme al vice DT Tonino Andreozzi. La triplista di Assindustria Sport: “Un 2020 di esperienza”. Il lanciatore: “Dal lockdown ho riscoperto il disco”
Fare atletica perché? “È uno sport individuale ma allo stesso tempo c’è un grande lavoro di squadra alle spalle - risponde Veronica Zanon - le amicizie che si creano sono speciali e poi c’è varietà: ognuno può trovare la disciplina che fa per sé”. “Io me ne sono innamorato perché è un ambiente diverso da tutti gli altri sport che ho frequentato - è il pensiero di Carmelo Musci - ti porta a conoscere ciò che non conosceresti mai”. Quali migliori “testimonial” di chi nel 2020 ha migliorato primati italiani sia al coperto che all’aperto? I protagonisti della puntata di questa settimana del talk di Atletica Tv sono i 19enni Veronica Zanon (Assindustria Sport Padova) e Carmelo Musci (Fiamme Gialle), entrambi 2001, rispettivamente primatisti under 20 del triplo e del disco (oltre che del peso da 7,26kg), gli unici a fare doppietta indoor+outdoor insieme a Larissa Iapichino (Atl. Firenze Marathon) e Dalia Kaddari (Fiamme Oro). Con loro, a rileggere i temi della stagione azzurra dei giovani, e i tricolori cadetti dello scorso weekend a Forlì, c’è il vice direttore tecnico Antonio “Tonino” Andreozzi, responsabile del settore giovanile.
ANDREOZZI - Ripensare ai mesi passati (“A luglio era un terno al lotto”) e programmare il futuro (“A fine ottobre il classico raduno autunnale per mettere le basi al 2021”). La “guida” dei giovani, Tonino Andreozzi, ripercorre il 2020 vissuto fin qui dagli azzurrini: “Dalla ripartenza è stato un continuo di risultati scoppiettanti, gare bellissime, e nessuno dei ragazzi si è risparmiato. Questo periodo ci ha fatto capire che il nostro movimento nonostante il lockdown era riuscito a recuperare, ed essere sulla strada giusta. Un dato: tra migliori prestazioni italiane e record italiani, ne sono stati migliorati 15 dopo la quarantena”. Sui due ‘compagni di puntata’ spende parole d’affetto e di stima autentica: “Veronica e Carmelo hanno prima di tutto forti valori umani, sono ragazzi che sanno stare in gruppo e sono stati bravi a sfruttare le opportunità che il periodo di emergenza ha offerto. Sono cresciuti in personalità, sono più maturi: Veronica è molto più costante e convinta dei suoi mezzi, Carmelo è una forza della natura. Sarà lui a decidere la sua specialità d’élite ma in questo momento è un pesista e un discobolo di pari livello”. E dopo la rassegna tricolore under 16 di Forlì, che ha mostrato diversi atleti in orbita Rieti 2021 (Europei under 18), è ancora più convinto: “A Rieti presenteremo una bella squadra, all’altezza della splendida organizzazione che ci sarà”.
ZANON - Ha appena cominciato l’università (Economia a Padova) e si gode le emozioni di una stagione super nel triplo, culminata nel 13,84 di Grosseto, primato italiano di categoria: la padovana di Galliera Veneta Veronica Zanon, allenata da Ormisda De Poli, può soltanto esultare per il suo 2020. “Alle indoor avevamo già messo a segno una buona misura (13,65), frutto del lavoro dell’inverno, specifico sul salto triplo. Con il 13,84 ho trovato quello che cercavo. Dopo Grosseto sono subito partita per Barcellona (dove ha vinto la gara, ndr): eravamo soltanto quattro atlete ma è stato importante per fare esperienza in un meeting internazionale e gareggiare sulla scia della soddisfazione mentale di Grosseto. Le gambe avevano recuperato, la testa non tanto, ma aver comunque realizzato una buona misura dopo quel weekend mi ha fatto davvero piacere. Come era stato importante il terzo posto degli Assoluti di Padova, anche se per la condizione che avevo si poteva fare una misura migliore”.
MUSCI - Peso o disco? Per ora entrambi: “Ho ricominciato con il disco durante il lockdown - sottolinea Musci - Ci siamo ingegnati, posizionando una rete in mezzo a due alberi nel giardino di casa. L’ho presa come un’opportunità”. E i risultati si sono visti, per il pugliese di Bisceglie, felice per il nuovo impianto inaugurato di recente a Molfetta, a un quarto d’ora da casa: “Finora non avevo una gabbia dove allenare il disco - ricorda il lanciatore forgiato da coach Gaetano D’Imperio - ed è stato spettacolare fare il record italiano di 64,97 proprio lì”. Un primato che ha fatto seguito a quello con il peso assoluto (18,71 a Savona) e al 20,25 indoor con il peso da 6kg. “Ho sempre prediletto il peso, è stimolante avere un amico come Leonardo Fabbri che lancia così lontano. Vorrei tanto che l’anno prossimo si potesse tornare in tranquillità a fare Nazionali e raduni: quest’anno sarebbe stata Nairobi il mio obiettivo, i Mondiali under 20, ero primo nelle graduatorie mondiali e avrei provato a vincere una medaglia. Ci riproverò nel 2021 agli Europei under 23”.
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Fonte Fidal.it