PERTILE E GALTAROSSA SUL PALCO DEL PREMIO “MEMO GEREMIA”

PERTILE E GALTAROSSA SUL PALCO DEL PREMIO “MEMO GEREMIA”

Riconoscimento alla carriera per il campione azzurro di Assindustria al Bo, tra sport e letteratura   C’erano anche una delegazione della nazionale di rugby di Tonga e il mitico Petrarca degli anni ’70. Ma questo, a dimostrazione che lo sport è universale, è stato l’unico riferimento allo sport di mischia al quale ha indissolubilmente legato il suo nome Memo Geremia, figura carismatica che l’Ascom Confcommercio di Padova ha adottato per intitolare il suo Premio Letterario Sportivo giunto quest’anno alla sua terza edizione ed impreziosito, nell’occasione, dalla vittoria di Marco e Sara Tardelli che con il loro “Tutto o niente”, biografia “senza reticenze” del campione del mondo di Spagna ’82, ha fatto sì che l’Aula Magna dell’Università di Padova, sede della cerimonia di premiazione, risultasse gremita. E che l’occasione della serata condotta da Mariella Panfilio fosse un “unicum” per collegare sport e cultura lo ha detto innanzitutto il Rettore, Rosario Rizzuto, ma poi lo hanno ribadito il presidente della Camera di Commercio, Fernando Zilio, quello dell’Ascom, Patrizio Bertin, il presidente della commissione aggiudicatrice, Dino Ponchio e soprattutto i partecipanti al talk show condotto dal telecronista Rai, Franco Bragagna che con i Tardelli ed i vincitori degli altri due premi (lo “Speciale Ali Librai” aggiudicato a Mauro Garofolo per “Alla fine di ogni cosa” ed. Frassinelli e lo “Speciale Coni” appannaggio di Marco Balestracci con “I guardiani” ed. 66THA2ND), ha coinvolto il maratoneta di Assindustria Sport Ruggero Pertile (Premio alla Carriera Sportiva) e gli olimpionici Silvio Martinello, Rossano Galtarossa e Francesca Bortolozzi. “Lo sport può cambiare il mondo?” ha chiesto Bragagna ottenendo risposte che sono andate dal “sì, è possibile” al “sì, lo ha già cambiato”, non mancando però di rilevare quante e quali siano le difficoltà che stanno attraversando il mondo e delle quali, purtroppo, lo sport non risulta esente. “Una serata all’altezza delle attese e, soprattutto, di grande spessore – ha detto a commento finale il presidente dell’Ascom, Patrizio Bertin nel consegnare ad Andrea Valente per il suo “Così per sport” ed. Lapis, il premio per l’appunto, “del Presidente Ascom” – che conferma la validità di puntare sulla letteratura sportiva come veicolo per diffondere i valori che sono insiti nella pratica sportiva e che erano alla base della straordinaria attività di Memo Geremia in favore delle giovani generazioni”. Una serata di spessore, dunque, ma anche di belle emozioni (valga per tutti l’applauso a scena aperta sul filmato che riproponeva il gol e l’”urlo” di Marco Tardelli al Mundial spagnolo) alle quali non hanno potuto fare a meno di fare riferimento, anche in sede di premiazione, sia il presidente dei librai Ascom, Antonio Zaglia, che i vicepresidenti Ascom Franco Pasqualetti e Silvia Dell’Uomo, come pure il prorettore Tomaso Patarnello, il sub-commissario del Comune di Padova Aldo Luciano e, soprattutto, il figlio di Memo, Giampietro Geremia. Il gran finale, anticipato dalla performance di Ballestracci in versione cantante con l’accompagnamento alla fisarmonica di Claudio Cecchetto oltre che dalla consegna dei premi e delle foto ufficiali, è stato caratterizzato dalla richiesta a tamburo battente dei selfie con Marco Tardelli e degli autografi vergati sui rispettivi libri da tutti i vincitori.