IL NUOVO PROGETTO GIOVANILE DI ASSINDUSTRIA SPORT: UNA RIVOLUZIONE NELLE METODOLOGIE DI ALLENAMENTO

IL NUOVO PROGETTO GIOVANILE DI ASSINDUSTRIA SPORT: UNA RIVOLUZIONE NELLE METODOLOGIE DI ALLENAMENTO

Da settembre la preparazione del settore cadetti allo Stadio Colbachini di Padova seguirà un innovativo modulo di rotazione: i ragazzi impareranno a padroneggiare tutte le specialità. Il Direttore tecnico Andrea De Lazzari: «Vogliamo che ogni atleta del settore giovanile lo sia a 360 gradi».

 

Un piccolo, grande salto culturale. È quello che sta alla base del nuovo “Progetto giovanile di Assindustria Sport” dedicato al settore cadetti (under 15), pronto a partire da settembre. In sostanza, dalla prossima stagione, cambierà radicalmente il programma di allenamenti allo Stadio Colbachini di Padova, con la creazione di una nuova struttura organizzativa, sia in termini di orari che di staff, mirata a un obiettivo, come spiega il Direttore tecnico della società Andrea De Lazzari. Questo: «Un atleta del settore giovanile lo deve essere a 360 gradi, vogliamo cioè che sia capace di cavarsela in tutti i settori, acquisendo quelle competenze che, anche se da grande si dedicherà ad altre discipline, gli saranno sicuramente utili. La specializzazione arriverà solo in una fase successiva».

Sembra una banalità, ma non lo è. Sin qui, chi aveva una particolare propensione per una specialità veniva avviato a un quarto allenamento con un tecnico del settore assoluto, seguendo una prassi comune nel mondo dell’atletica giovanile. Ora cambia la prospettiva. La base da cui partire è solida: la squadra cadetti gialloblù è in continua crescita e, negli ultimi anni, ha raggiunto piazzamenti ai campionati di società di categoria provinciali e regionali mai ottenuti prima. Ma come sarà strutturato il nuovo progetto? Ipotizzando la media delle iscrizioni delle scorse stagioni, saranno circa 50 i cadetti interessati, divisi in 10 gruppi da 5 atleti selezionati a livello omogeneo antropometricamente e fisiologicamente, impegnati contemporaneamente nell’impianto di piazzale Azzurri d’Italia. Ciascun gruppo sarà impegnato in quattro allenamenti settimanali in cui, in ognuno, una parte sarà dedicata all’attivazione e una o due parti alle varie specialità, in modo da far sì che attraverso otto allenamenti gli atleti si cimentino a rotazione in tutte. Saranno seguiti cicli di tre mesi di lavoro sviluppando lezioni a difficoltà progressiva: il secondo ciclo andrà a incrementare le progressioni di elementi e difficoltà, e così a seguire per il terzo ciclo, fino a completare la stagione.

«Questo progetto si può realizzare al massimo in quattro o cinque campi in Italia e quello di Padova è uno di questi, perché qui ci sono la struttura adatta, interamente dedicata all’atletica leggera, e un organigramma di tecnici che altrove non ci sono», afferma De Lazzari, padre del progetto, presentato agli allenatori della società e ai genitori degli atleti in un incontro che ha coinvolto anche il Direttore Generale di Assindustria Sport Ruggero Pertile e la Responsabile dei Corsi Giovanili Chiara Paesotto. «L’idea nasce dalla volontà di portare i ragazzi ad apprendere tutte le didattiche delle singole discipline, dandolo loro una base e una completezza che, un domani, quando saranno più grandi e saranno indirizzati verso una specialità, potrà essere loro utile. Ma l’obiettivo è anche quello di creare una nuova figura nell’atletica leggera, quella del tecnico della didattica della disciplina, che, coadiuvato dal tecnico responsabile generale del gruppo, svilupperà le lezioni. Al lavoro ci saranno tre allenatori della parte generale, un responsabile per il settore forza/velocità, un responsabile per il settore mezzofondo/marcia, 10 tecnici della didattica della disciplina, uno psicologo sportivo e un responsabile per fragilità comportamentali e inclusioni. In più, a completare il programma pratico, saranno inseriti quattro incontri all’interno della stagione per avvicinare il genitore all’attività del figlio e dare maggiore consapevolezza sull’impegno e programma dell’attività svolta».

Le prove multiple, le didattiche progressive di insegnamento, l’importanza dello stimolo emozionale, l’inserimento di nuove figure professionali nell’atletica leggera: sono alcuni dei capisaldi del progetto. La struttura è pronta, da settembre partirà questa piccola, grande rivoluzione.