I MONDIALI PROSEGUONO AL MEETING INTERNAZIONALE “CITTÀ DI PADOVA” CON RICHARDSON, TERRY, GAYLE, FABBRI E KOVACS

I MONDIALI PROSEGUONO AL MEETING INTERNAZIONALE “CITTÀ DI PADOVA” CON RICHARDSON, TERRY, GAYLE, FABBRI E KOVACS

Svelati i protagonisti che animeranno la XXXVI edizione, domenica 3 settembre allo Stadio Colbachini: spettacolo garantito con una ricchissima schiera di big. 31 nazioni rappresentate, 17 finalisti e 7 medagliati di Budapest in gara. La medaglia d’argento iridata del peso, Weir e Tecuceanu guidano gli azzurri. Antipasto dedicato ai giovani (anche col Trofeo David Cittarella), ai master e al mondo paralimpico. L’evento sarà ripreso in diretta da Rai Sport

 

Aria iridata. È quella che si respirerà allo Stadio Colbachini, lì dove le stelle della regina degli sport torneranno a brillare subito dopo aver esaltato gli appassionati di atletica ai Mondiali di Budapest. Tutto è pronto per il Meeting internazionale “Città di Padova”, la cui XXXVI edizione è in cartellone domenica 3 settembre (con le 14 gare dei big dalle ore 18.30 e l’antipasto dedicato a prove giovanili, master e paralimpiche dalle 16). E “internazionale” lo si può definire a buon diritto, perché in tutto saranno 30 i Paesi rappresentati in gara con almeno un atleta. Nutrita anche la pattuglia azzurra che, nel programma principale, conta una sessantina di elementi. E se il nome da copertina è indubbiamente quello dell’americana Sha’Carri Richardson, medaglia d’oro nei 100 e nella 4×100 e bronzo nei 200 nella rassegna iridata da poco conclusa in Ungheria, e forse, oggi, stella più luminosa nell’intero firmamento della regina degli sport, è doveroso citare subito almeno gli atleti andati a medaglia in terra magiara e pronti a incantare il pubblico padovano. È il caso della statunitense Twanisha Terry, che ha diviso con lei il gradino più alto del podio con la 4×100 e che ora è pronta a sfidarla, in un 100 femminile in cui non è da meno Briana Williams, oro con la 4×100 giamaicana a Tokyo. Del primatista nazionale giamaicano Tajay Gayle, col suo 8.69 nella top ten dei più forti lunghisti della storia, campione iridato a Doha e medaglia di bronzo ai Mondiali di Budapest. Dell’azzurro Leonardo Fabbri, argento ai Mondiali e pronto a dar vita una sfida stellare nel getto del peso col compagno di nazionale Zane Weir, campione europeo indoor 2023, e con l’americano Joe Kovacs, bronzo a Budapest dopo essere stato due volte oro mondiale. Ma sul podio magiaro sono salite anche le staffettiste Alexis Holmes e Tereza Petržilková, di scena nel giro di pista. 17, in tutto, i finalisti agli ultimi Mondiali pronti a esibirsi di fronte al pubblico del Colbachini, 7 i medagliati iridati.

GASPARETTO: «UN FORTE RICHIAMO PER I GIOVANI»

«L’impegno è quello di rendere domenica 3 settembre una giornata da ricordare, per tutti. Giovani e meno giovani potranno gareggiare nello stesso evento assieme ai campioni, in quello che sarà un autentico pomeriggio di festa, senza contare la vetrina a disposizione del mondo paralimpico. Le stelle della grande atletica internazionale si esibiranno al Colbachini, facendo rivivere “dal vivo” le emozioni regalate dai Giochi Olimpici di Tokyo e dai Mondiali di Budapest», spiega il presidente di Assindustria Sport Roberto Gasparetto, affiancato in conferenza stampa nella Sala Bresciani Alvarez di Palazzo Moroni dall’Assessore allo sport del Comune di Padova Diego Bonavina, dal Vicepresidente vicario della Provincia di Padova Vincenzo Gottardo, dal Presidente del Coni Veneto Dino Ponchio, dal Vice Presidente vicario Fidal Sergio Baldo, dal Presidente del Comitato Veneto Fidal Francesco Uguagliati, dal Direttore finanziario di Alì S.p.A. Marco Canella, dal direttore tecnico di Assindustria Sport Ruggero Pertile e da Suor Albina Zandonà, direttrice Cucine Economiche Popolari di Padova, charity partner dell’evento. «In questo senso il Meeting è sia un grande spettacolo, apprezzabile a tutte le età, sia una sorta di volano, che interpreta un’esigenza del movimento sportivo regionale. Negli ultimi anni, infatti, è cresciuta costantemente la richiesta di tesseramento da parte dei ragazzi, spinti anche dallo spirito di emulazione dei grandi campioni dell’atletica azzurra e mondiale. Sono giovani che vedono dal vivo le stelle di questo sport bellissimo e che, animati da un positivo desiderio di mettersi a propria volta in gioco, iniziano a frequentare gli impianti del territorio. Oggi non possiamo che essere orgogliosi di essere qui, pronti a presentare l’edizione numero 36 di un evento che, dal 1987, ci ha permesso di applaudire ben 89 campioni olimpici».

«Abbiamo scelto di essere a fianco del Comune di Padova e di Assindustria Sport in questa importante manifestazione di respiro internazionale», aggiunge l’amministratore delegato di EstEnergy, Isabella Malagoli, «a cui parteciperanno atleti di fama mondiale e alcuni campioni olimpionici. Questa è una delle importanti iniziative territoriali che Estenergy-Gruppo Hera ha voluto sostenere, vista la capacità dello sport di trasmettere valori positivi condivisibili e di indurci come singoli, attraverso questi stessi valori, a diventare attori della transizione energetica e del cambiamento verso un mondo più sostenibile. Una bella occasione per rappresentare la nostra azienda, che da sempre mostra forte attenzione agli aspetti di sostenibilità, nel territorio in cui siamo presenti con i nostri servizi e nel quale si trovano i nostri clienti storici».

I BIGLIETTI

I cancelli apriranno al pubblico dalle ore 15.30. A tutti basterà presentarsi domenica 3 settembre agli ingressi dello Stadio Colbachini con la stampa del biglietto acquistato attraverso TicketOne, direttamente dal rinnovato sito www.meetingcittadipadova.it, o con la versione digitale su smartphone, per assistere a uno spettacolo memorabile. Sarà però possibile acquistare i biglietti rimasti anche ai botteghini dello Stadio Colbachini, aperti dalle ore 14. Ricordiamo inoltre che, per l’occasione, è stata realizzata una t-shirt celebrativa ufficiale dell’evento, acquistabile al campo.

IN TIVÙ

L’evento sarà trasmesso in diretta da Rai Sport in diretta integrale dalle 18.30: ai microfoni Franco Bragagna, affiancato per l’occasione dalla primatista italiana della velocità Manuela Levorato. A seguire, sarà disponibile integralmente on demand anche su Atletica.tv, col commento di Cesare Rizzi.

LE GARE GIOVANILI

Prima delle gare dei big sarà riproposta quella che è stata una delle intuizioni vincenti degli ultimi anni, vale a dire l’apertura dedicata al settore giovanile, a quello master e al movimento paralimpico, in modo da far diventare il Meeting una vera e propria festa per il territorio. Nel carnet 50 Esordienti, lungo Esordienti, vortex Esordienti, 4×100 Ragazzi/e, 4×100 Cadetti/e, giavellotto Allievi, 100 U23 maschili, 100 U20 femminili, 100 Master (maschili e femminili) e 100 Fispes (maschili e femminili). Da segnalare che il giavellotto allievi varrà per la terza edizione del Trofeo David Cittarella, voluto per ricordare l’atleta del settore giovanile delle Fiamme Oro venuto a mancare improvvisamente a nemmeno 17 anni nel 2019: prova, questa, che sarà affiancata da una gara assoluta in cui figurano anche Roberto Bertolini (Fiamme Oro) e Mauro Fraresso (Fiamme Gialle).

LA CERIMONIA D’APERTURA

Ad aprire ufficialmente la XXXVI edizione del Meeting sarà invece l’esibizione del soprano Stefania Miotto: in tutto lo Stadio Colbachini risuonerà l’Inno di Mameli. Antipasto spettacolare a precedere le gare l’esibizione delle atlete della Ginnastica Ritmica Padova, in una coreografia che con attrezzi che parte dai colori della società (bianco, rosso e nero) e che le vedrà poi sfilare con il Tricolore e infine passare idealmente il “testimone” ai prossimi Giochi Olimpici di Parigi.

IL CHARITY PARTNER

Domenica 3 settembre sarà presente allo Stadio Colbachini con un suo gazebo anche la Fondazione Nervo Pasini – che gestisce le Cucine Economiche Popolari di Padova – per una raccolta fondi e per la divulgazione di informazioni sulla meritoria attività svolta: dal 1882 le Cucine Economiche Popolari si prendono cure delle persone che ne hanno bisogno attraverso pasti, prestazioni sanitarie docce e cambi vestiari.

IL CAST

Di seguito, gara per gara, un prospetto delle altre sfide più interessanti in programma.

Uomini

100. Sulla carta è una sfida tra due sprinter da 9”96: lo statunitense Kyree King e il plurimedagliato olimpico e mondiale canadese Aaron Brown. La gara presenta ai blocchi anche tre campioni nazionali: quello americano dei 60 indoor J.T. Smith, il tedesco Yannick Wolf e il belga Kobe Vleminckx. E per l’Italia c’è Andrea Federici.

400. I migliori primati personali sono quelli dell’atleta del Botswana Baboloki Thebe (44”02, bronzo a Tokyo con la 4×400 del suo Paese) e dell’americano Michael Cherry (44”03), che a Tokyo è stato oro olimpico con la 4×400. Occhio allo spagnolo Inaki Canal, argento ai Mondiali indoor 2022 con la 4×400 e al nigeriano Dubem Nwachukwu (44”81). A rappresentare i colori azzurri il finalista della 4×400 ai Mondiali Edoardo Scotti e Brayan Lopez.

800. Il più atteso è sicuramente l’atleta di casa, il padovano Catalin Tecuceanu, portacolori delle Fiamme Oro di stanza a Trebaseleghe, semifinalista ai Mondiali di Budapest, dove ha realizzato il suo personale in 1’44”79: un risultato, questo, che lascia ipotizzare un attacco al record del Meeting, l’1’44”72 di un altro padovano, Andrea Longo. Sulla sua strada l’azzurro Francesco Pernici, il bosniaco “veronese” Amel Tuka, medaglia di bronzo ai Mondiali di Pechino 2015 e d’argento a Doha 2019, un eccellente primato di 1’42”59 sul doppio giro di pista. Ma attenzione anche al britannico Elliot Giles, bronzo europeo nel 2016, e all’americano Bryce Hoppel, finalista a Budapest. Saranno due le serie degli 800, con la seconda interamente composta da atleti italiani, guidata dal vicentino – e già campione italiano – Enrico Brazzale.

1.500. I migliori tempi appartengono allo spagnolo Igancio Fontes (3’33”27), finalista a Eugene, e al campione nazionale belga Ruben Verheyden (3’33”77). Attenzione all’azzurro Ossama Meslek, primatista italiano indoor.

110hs. Il personale migliore appartiene all’americano Jamal Britt (13”08). Per l’Italia c’è il poliziotto Hassane Fofana, nove volte campione italiano, semifinalista a Budapest.

Lungo. Sei atleti con un personale sopra al muro degli 8 metri. Palmares alla mano, non può non spiccare la presenza di Tajay Gayle: il giamaicano è uno dei più attesi di questa edizione. E non potrebbe essere altrimenti, visto che parliamo di un lunghista da 8.69 metri, campione del mondo a Doha nel 2019 nonché medaglia di bronzo ai Mondiali di Budapest. Ci sono anche il pluricampione nazionale sloveno Marko Ceko (8.27), l’americano Will Williams (8.23), finalista a Budapest, il campione nazionale australiano Liam Adcock (8.15), il campione nazionale transalpino Tom Campagne (8.12) e il suo connazionale Erwan Konate (8.12).

Peso. Leonardo Fabbri, splendida medaglia d’argento ai Mondiali di Budapest – che torna su una pedana già capace di premiarlo più volte in passato, a partire dalla vittoria colta agli Assoluti del 2020 – contro il campione europeo indoor Zane Weir, finalista olimpico e mondiale, nonché recordman italiano indoor. Basterebbero i loro nomi a nobilitare la gara, ma ci sono anche Lorenzo Del Gatto, terzo alle loro spalle agli ultimi Tricolori e, soprattutto, il grande Joe Kovacs, bronzo a Budapest, ma anche due volte campione del mondo e altrettante argento olimpico, forte di un personale stratosferico di 23.23 metri, il migliore fra quelli degli atleti in gara. Il getto del peso, a Padova, sarà per palati raffinati.

Donne

100. La stella è lei, Sha’Carri Richardson (10”65), ma tutta la gara sarà di livello siderale. A chiarirlo bastano i nomi di Twanisha Terry (10”82), compagna di staffetta di Richardson a Budapest; Briana Williams (10”94), oro con la 4×100 giamaicana ai Giochi Olimpici di Tokyo; la sua connazionale Jonielle Smith, oro a Doha con la staffetta veloce, e Anthonique Strachan (10”92), sesta nei 200 agli ultimi Mondiali.

400. La campionessa olimpica con la 4×400 a stelle e strisce Kaylin Whitney (50”29); la sua connazionale Alexis Holmes (50”32, oro con la 4×400 mista a Budapest); la ceca Tereza Petržilková, medaglia di bronzo della 4×400 mista nella kermesse magiara; le staffettiste azzurre finaliste a Budapest Anna Polinari e Alessandra Bonora, dove era presente anche la francese Camille Seri, e la primatista portoghese (50”59, 15 volte campionessa del suo Paese) Catia Azevedo. Signore e signori, un gran giro di pista.

800. Sfida tra l’americana Sage Hurta-Klecker (1’57”85) e la slovena Anita Horvat (1’58”73), argento agli Europei indoor 2023. Occhio all’irlandese Ciara Mageean, quarta a Budapest nei 1.500 ma forte anche negli 800 (il suo 1’59”27 è il record del suo Paese), alla tedesca Christina Hering (1’59”41) e alla primatista danese Annemarie Nissen. Per l’Italia c’è Eleonora Vandi.

1.500. Due le serie, concorrenza nutrita e tanta Italia, con al via con la finalista olimpica Nadia Battocletti, Sintayehu Vissa, Federica Del Buono, Elisa Bortoli, l’azzurra di casa Assindustria Sport Laura Dalla Montà e la sua compagna di squadra Chiara Silvia Meroi. Il miglior tempo è però della ceca Kristiina Mäki, primatista del suo Paese in 4’01”23.

100hs. La nipponica Mako Fukube vanta il miglior riscontro cronometri in 12”73, record del Giappone. C’è anche un’ostacolista ucraina, Anna Plotitsyna (12”89), mentre l’Italia sarà rappresentata da Elena Carraro, Giada Carmassi e Veronica Besana.

Alto. Favori del pronostico per l’ucraina Yuliya Levchenko, forte di un personale di 2.02 metri. Ci sono anche le azzurre Alessia Trost, Idea Pieroni e l’altista di Assindustria Sport Rebecca Pavan.

Lungo. Miglior misura di accredito per la nigerina Ruth Usoro (6.82). Per l’Italia la stellina dicasa Veronica Zanon, in pedana con Veronica Crida e Arianna Battistella.

CONSEGNA PASS STAMPA

I pass stampa, per i colleghi accreditati, potranno essere ritirati domenica 3 settembre, dalle ore 15.30, all’ingresso dello Stadio Colbachini.

FOTOGRAFI E OPERATORI TV

Fotografi e operatori tv dovranno presentarsi allo Stadio Colbachini domenica alle ore 17.40 per la riunione tecnica in mix zone (dopo la zona d’arrivo), durante la quale saranno indicate le aree loro riservate. Non saranno ammessi in campo, durante il Meeting, quanti non prenderanno parte alla riunione.

Nella foto (di Luigi Scatamburlo) i relatori alla conferenza stampa con la t-shirt del Meeting