PERTILE ARGENTO TRICOLORE
Il campione di Assindustria Sport Padova secondo italiano sul traguardo della Maratonina di Fucecchio, che assegnava i titoli assoluti, in un’ora 3’29”: «Un buon test al termine di una settimana difficile: avrei voluto dedicare la vittoria a mio padre Lorenzo»
Argento tricolore. Ruggero Pertile ha tagliato il traguardo per quinto, ma come secondo italiano, alla Maratonina di Fucecchio (Firenze), che assegnava i titoli assoluti della specialità. Primo nella categoria maschile il keniano Thomas James Lokomwa, con il record della gara (un’ora 02’34”). Secondo Oliver Irabaruta, originario del Burundi, staccato di 20”, terzo il keniano Joash Kipruto Koech (un’ora 03’05”), con il 22enne Daniele D’Onofrio che supera in volata il campione di Assindustria Sport Padova e un responso cronometrico che accumuna entrambi gli atleti: un’ora 03’29”.
«Per me è stata una settimana difficile, perché mio padre Lorenzo ha problemi di salute. Avrei voluto dedicargli la vittoria» le parole di Pertile al traguardo. «Ho affrontato questa gara come un test dopo il duro lavoro di carico delle scorse settimane. Non avevo particolari obiettivi cronometrici, per questo il tempo realizzato mi lascia soddisfatto, da un po’ non viaggiavo a questi ritmi. In gara, dopo una partenza controllata, ho dato un paio di scossoni al gruppo, scremandolo. Verso il ventesimo chilometro è rientrato D’Onofrio, un ragazzo serio che farà strada. Sono contento per lui, che può essere un volto nuovo su cui l’atletica azzurra può puntare. Sul podio ho voluto fargli indossare personalmente la maglia di campione italiano».
Nel week end, Assindustria saluta anche il decimo posto ai campionati italiani assoluti indoor di Ancona di Marco Massaro, nel 2016 già medaglia di bronzo ai Tricolori Promesse: ha bloccato il cronometro dei 60 a ostacoli dopo 8”14. Quinta piazza, invece, per il martellista Igor Perdon con la maglia della selezione veneta Cadetti all’incontro per rappresentative regionali dedicato ai lanci, a Milano: 35.25 i metri raggiunti nell’occasione.
Nella foto Ruggero Pertile